COSA È LA MEDICINA DI GENERE

Anche in medicina le differenze contano.
Donne e uomini sono diversi: si ammalano in modo diverso e si curano in modo diverso. Sembrerà di aver scoperto l’acqua calda, ma la realtà è che da secoli la salute della donna è stata oggetto di studio solo per ciò che concerne il suo ruolo riproduttivo, tralasciando tutto il resto.
Per tutte le altre patologie, fino alla fine del secolo scorso, la medicina ha ritenuto sufficiente studiare l’anatomia maschile e considerare la donna soltanto una versione più piccola dell’uomo.
Ma la donna non è un piccolo uomo:
i farmaci su uomo e donna hanno spesso effetti differenti. Il cuore e i polmoni si ammalano in maniera diversa.
Il cervello ha una biochimica diversa e ciò porta ad un’insorgenza diversa di patologie neurologiche.
L’osteoporosi non è prerogativa solo della donna, e nell’uomo ha conseguenze più gravi.
Questi sono solo alcuni dei concetti cardine della medicina di genere ma c’è molto altro da dire.
Oltre alle differenze biologiche legate al sesso, la medicina moderna deve anche valutare le differenze socioculturali (legate al genere) che guidano le nostre azioni e intervenire con azioni concrete che portino ad una prevenzione efficace.
Prendersi cura delle differenze non è solo differenziare screening e cure tra uomo e donna: allo stesso modo in cui non possiamo considerare una donna come una versione ridotta dell’uomo, neppure il bambino può essere considerato un piccolo adulto e l’anziano avrà ulteriori peculiarità.
E’ necessario che la medicina oggi affronti la questione di genere, studi le differenze, sviluppi percorsi di cura adeguati e soprattutto comunichi alle persone questi nuovi concetti: lo studio delle differenze tra i sessi e lo sviluppo di una medicina genere-specifica rappresentano oggi una pietra miliare di grande importanza nel progresso delle scienze della vita.

I campi di applicazione:

-cardiovascolare;
-nutrizione, stile di vita;
-patologie polmonari, tabagismo;
-salute mentale;
-farmaci;
-tossicologia genere – specifica;
-immunità;
– l’impatto della violenza di genere sulla salute.
La necessità di una medicina orientata al genere è sancita da una legge italiana del 2018. Se è vero che molti passi in avanti si sono compiuti a livello della necessaria formazione del personale sanitario, molto c’è ancora da fare sulla corretta informazione da dare ai cittadini.
Questa campagna di informazione vuole dare un contributo all’informazione pubblica sulla salute e sulla gestione delle malattie, in un’ottica di differenza di genere.

Perché la tua farmacia parla di medicina di genere? 

Perché la salute è un obiettivo da perseguire con tutti gli strumenti a nostra disposizione, inclusi i canali social e gli incontri sul territorio.
Perché vogliamo che i cittadini siano informati sempre sulle possibilità che ci sono nel nostro territorio di curarsi al meglio.
Perché la farmacia rappresenta oggi più che mai un punto accessibile dove ottenere informazioni sicure per la propria salute.
In cosa consiste questa campagna?

Da oggi lo sai!

A partire dal 20 di aprile pubblicheremo sul nostro sito alcune “pillole di salute” a cura di medici specialisti esperti in Medicina di Genere.
I contenuti video saranno brevi, fruibili da tutti e affronteranno vari temi, fornendo informazioni pratiche e sicure sulle principali patologie citate.
I video saranno diffusi anche sui nostri canali social, per cui vi invitiamo a seguirci su Facebook, Instagram e LinkedIn nelle prossime settimane.
Il 20 di aprile 2022 alle ore 18 presso la Biblioteca Comunale Peppino Impastato, si terrà un incontro per la presentazione della campagna, in collaborazione con il Comune di Cascina e gli specialisti che hanno contribuito ai contenuti informativi.

Visiona qui la locandina dell’evento.

1° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

E’ appena iniziata la settimana Openweek, promossa ogni anno da Onda, osservatorio nazionale per la salute della donna e di genere, dedicata all’erogazione di servizi gratuiti per la salute femminile.
La dottoressa Federica Marchetti, dirigente medico, responsabile per l’Azienda Ospedaliera Pisana per l’accreditamento al circuito #bollinirosa ci spiega come l’Ospedale di Pisa ha aderito a questa iniziativa e quali servizi troveremo questa settimana sul territorio.
Nel video troverai i recapiti per le prenotazioni. Per informazioni più dettagliate ti consigliamo di visitare il sito www.bollinirosa.it
🦸‍♀️ E’ il momento di prenderti cura di te! 🦸‍♀️

2° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

Le donne anche nella cura delle malattie sono spesso svantaggiate.
Scopriamo perché, con la Dott.ssa Mojgan Azadegan, responsabile del Centro di Coordinamento Regionale per la Salute Medicina di Genere.
La strada per l’equità in medicina è un percorso ancora in salita e richiede l’inserimento del concetto di genere indispensabile a garantire ad ogni persona le migliori cure possibili.

3° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

Le differenze sono un valore in medicina.
Ci aiutano a capire il decorso di molte patologie,
la loro insorgenza, la loro frequenza, i fattori di rischio, gli screening da effettuare, gli esami diagnostici che sono più utili per individuarle.
Di quali differenze si occupa la medicina di genere?
✔️Differenze tra uomo e donna, persone transgender,
✔️differenze tra età diverse,
✔️differenze tra i contesti sociali e culturali.
In quali campi la Medicina di Genere trova applicazione?
✔️malattia cardiovascolare
✔️diabete
✔️tumori
✔️osteoporosi
✔️malattie autoimmuni
✔️malattie neurodegenerative (Es: alzheimer  )
✔️fumo
✔️alcol
✔️farmaci
✔️depressione
Una panoramica sulla situazione in Italia e in Toscana

4° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

L’Osteoporosi è un problema solo femminile?
Ebbene no, anche gli uomini possono soffrire di Osteoporosi.
In questo video spieghiamo quanto sia importante lo screening preventivo tramite la MOC, un esame che misura la densità ossea e non invasivo.
Nelle donne si consiglia questo esame già dopo la menopausa, mentre per gli uomini si consiglia sopra i 70 anni di età oppure prima se presentano fattori di rischio come:
✔ fumo;
✔ alcool;
✔ terapie cortisoniche;
✔ soggetti affetti da carcinoma della prostata.
Nelle giornate dal 24 al 27 maggio presso le Farmacie comunali di Cascina sarà possibile effettuare una MOC gratuitamente.

5° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

Prevenire l’osteoporosi fin da giovani è possibile!
Per il nostro quinto appuntamento con le #pilloledigenere abbiamo intervistato un geriatra che inaspettatamente ci ha parlato della #generazionezeta
Il professor Fabio Monzani, Geriatra, direttore UOC Geriatria Universitaria di Pisa ci spiega cosa fare (e cosa non fare) per avere ossa sane e forti.
La maturità del tessuto osseo si raggiunge intorno ai 20/25 anni di età: aderire fin da giovani ad uno stile di vita sano porta ad un pieno raggiungimento della mineralizzazione dell’osso, il primo passo per la prevenzione dell’osteoporosi, patologia che si manifesta in genere dopo i 50 anni.
Cosa è importante fare?
Al primo posto l’alimentazione, (ma non avevamo dubbi, ce lo sentite dire spesso!) e una costante attività fisica.
In questo le donne devono impegnarsi di più: ben il 47% delle donne non pratica attività fisica e solo il 16% dichiara di fare sport con continuità a causa degli impegni familiari, principalmente la cura dei figli e della casa – [Fonte Ministero della Salute]
Inoltre è bene mettere in guardia le generazioni più giovani dai rischi del fumo e dell’alcol (che portano ad una perdita di calcio dal tessuto osseo), nonché di diete non bilanciate che impediscono il raggiungimento del culmine della mineralizzazione ossea.

6° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

31 maggio 2022
Giornata mondiale senza tabacco 2022
Abbiamo intervistato la Professoressa Laura Carrozzi Pneumologa, direttrice dell’UO Azienda Ospedaliera Pisana,
Professore Ordinario Malattie apparato respiratorio Università di Pisa.
L’abitudine al fumo negli ultimi anni è cambiata. In passato fumavano più gli uomini delle donne.
Oggi la forbice si è drasticamente ridotta, specialmente nelle generazioni più giovani.
Un fenomeno attuale preoccupante è anche la diffusione del tabacco riscaldato (IQOS) e l’uso di sigarette elettroniche tra i ragazzi.
❤L’abitudine al fumo ti riguarda?
❤Hai esperienza con l’utilizzo di sigarette alternative?
❤Hai mai pensato che potessero essere un problema per la salute?

7° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

Fino a poco tempo fa, una volta varcata la soglia del pronto soccorso, a donne e uomini venivano effettuati gli stessi esami e gli stessi trattamenti. Non c’era ragione di differenziarli: per le stesse patologie si applicavano le stesse procedure.
I farmaci sono sempre stati testati su uomini, perché il loro organismo forniva risposte omogenee e non “inquinate” da fattori come variazioni ormonali, gravidanza, menopausa. E condurre sperimentazione sugli uomini rendeva le procedure più semplici ed economiche.
Che effetto ha avuto tutto questo sulla salute delle donne?
Il concetto di salute femminile è diventato sinonimo di riproduzione delineando una pratica ormai denominata medicinabikini ovvero che si sofferma solo seno, utero, ovaie, gravidanza
A partire però dagli anni ’90 sono emerse una serie di prove a sostegno del fatto che le donne e gli uomini hanno differenze fisiche e fisiologiche evidenti (anche in ambiti diversi da quello strettamente riproduttivo) che non possono più essere ignorate in medicina.
Gran parte di queste differenze riguardano le patologie cardiovascolari, la prima causa di morte per le donne e gli uomini di tutto il mondo, anche se più donne muoiono nel primo anno dopo un infarto, rispetto agli uomini.
La Dott.ssa MariaTeresa Caputo, cardiologa responsabile del percorso Donna – Cuore, Ospedale Santa Chiara di Pisa, ci spiegherà, puntata dopo puntata, le principali criticità, i fattori di rischio e i sintomi specifici per le donne.

8° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte per donne e uomini in tutto il mondo. Ma nel genere femminile l’infarto ha conseguenze peggiori rispetto all’uomo.

Da anni ormai è chiaro al mondo medico che non è utile né proficuo trattare allo stesso modo l’uomo e la donna in ambito cardiovascolare.

La dottoressa Maria Teresa Caputo, Cardiologa responsabile del Percorso Donna – Cuore al Santa Chiara di Pisa, ci spiega le differenze nei farmaci, nelle cure e nei percorsi diagnostici.

Pillole di genere” è la campagna di informazione sulla medicina di genere realizzata da Sogefarm – farmacie comunali di Cascina e Comune di Cascina.

9° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

I sintomi dell’ infarto nella donna sono misconosciuti e le donne spesso arrivano al pronto soccorso troppo tardi.
Vediamo perché:
La malattia cardiovascolare femminile non è governata da un restringimento progressivo delle coronarie come avviene per l’uomo, bensì da uno spasmo improvviso di vasi più piccoli. Questo rende l’infarto più fulmineo e con sintomi diversi.
Ce li spiega la dottoressa M.Teresa Caputo, cardiologa all’Ospedale Santa Chiara di Pisa per il nostro ciclo “pillole di genere“.

10° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

Gender bias: la donna non si può ammalare!
Purtroppo abbiamo visto che le donne hanno un approccio diverso al cambiamento e all’introduzione di terapie a lungo termine, questo perché nella nostra cultura la donna non può ammalarsi mai. Ancora oggi, il tasso di abbandono della terapia nella donna è troppo alto. Ne parliamo insieme alla dottoressa M.Teresa Caputo, cardiologa all’Ospedale Santa Chiara di Pisa per il nostro ciclo pillole di genere.
Pillole di genere” è la campagna di informazione sulla medicina di genere realizzata da Sogefarm – farmacie comunali di Cascina e Comune di Cascina.

11° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

Donne e menopausa: parliamo di terapia ormonale sostitutiva.
La terapia ormonale sostitutiva è ancora poco diffusa tra le donne italiane. Ma quali sono i vantaggi? e quali invece i possibili rischi associati ad un utilizzo di ormoni esogeni?
Ne parliamo con il professor Fabio Monzani, geriatra presso l’Azienda Ospedaliera Pisana e professore della Scuola di Geriatria dell’Università di Pisa.
Nel frattempo, una piccola anteprima: parleremo di salute e genere anche in un evento in presenza, il 27 di Luglio, in una serata che fa parte della rassegna culturale “Metti una sera a Cascina” dal titolo “Salute: il valore delle differenze, a partire da quella tra uomo e donna” Un’occasione importante di incontro tra cittadini e istituzioni (saranno infatti presenti tutti i medici che hanno contribuito alle pillole di genere), nella splendida cornice del giardino della Banca di Pescia e Cascina. Non mancherai vero?

12° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

La differenza di genere e di farmaci:
👉le diverse abitudini delle donne nella gestione domestica dei farmaci;
👉la loro diversa interazione con la terapia farmacologica;
👉la loro considerazione per lo sviluppo di nuovi farmaci;
Visto che le donne sono le maggiori consumatrici di farmaci e circa 1/3 fa uso di contraccettivi orali in età fertile possono manifestarsi numerosi problemi inerenti a interazione o reazioni avverse gravi tra medicinali.
Un esempio può essere la riduzione dei livelli degli ormoni femminili data dall’utilizzo dei più comuni antibiotici (rifampicina, rifabutina,), lamotrigina, e inibitori delle proteasi.
Queste considerazioni nascono da una reale differenza sul piano fisiologico, anatomico, metabolico e ormonale tra uomo e donna che determineranno una risposta differente alla terapia. Differenza che esiste anche sul piano della sperimentazione e della farmaco vigilanza, determinando un contesto di disuguaglianza tra generi e aggravando ancora di più il Sistema Sanitario Nazionale.
Qualcosa inizia a muoversi, vista la riformulazione dello zolpidem approvata dalla FDA, dove vengono evidenziati i dosaggi massimi limite sia per l’uomo (3,5mg) che per la donna (1,75mg). Dosaggi che se superati possono causare una ridotta capacità nella guida e che hanno dato il via a studi ad hoc sulla differente metabolizzazione nei due generi.
Questi cambiamenti dovrebbero essere più supportati dai pazienti, dal SSN e dalle aziende farmaceutiche per proporre una nuova visione della salute che non lascia distinzioni.

13° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

Per secoli la medicina ha ignorato la diversità del corpo femminile.
Poi dal 1700 in avanti i medici (maschi) hanno iniziato a riconoscere le peculiarità dell’organismo femminile ma solo per quanto riguarda gli organi riproduttivi
Dal 1900 in avanti è stato scritto di tutto sul corpo femminile: sono stati scritti canoni di bellezza, misure ideali, è stato detto che la cellulite non va bene, che le rughe sono brutte e che la peluria è accettabile solo sul corpo del maschio. Alle donne è stato detto di tutto su come dovevano tenere i capelli e le sopracciglia, ma nessuno ha detto alle donne come prendersi cura delle loro coronarie, che su di loro il fumo ha conseguenze più gravi, che su di loro i farmaci potrebbero avere effetti diversi.
Anche tu pensi che sia incredibile?
E allora, se parliamo di donne ignorate dalla medicina, perché questo post si intitola “non è la medicina delle donne”?
Perché la medicina di genere guiderà semplicemente tutti, donne, uomini, persone di genere non binario, bambini, anziani, verso una società più in salute, verso l’abbattimento degli stereotipi che sono alla base delle disuguaglianze, verso una vita più sana e consapevole.

14° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

Stereotipi e tabù sono un problema di salute?
Decisamente si!
Che si parli di parti del corpo, disturbi, o eventi fisiologici come menopausa o mestruazioni spesso ci rendiamo conto che le persone non parlano quasi mai esplicitamente, nascondendosi dietro reticenze, nomi fantasiosi o modi di dire.
Il linguaggio non può essere un ostacolo alla salute, né veicolo di striscianti banalizzazioni delle peculiarità maschili e femminili che portano a visioni semplicistiche e discriminatorie della realtà.
Quanti stereotipi conosci che hanno per anni dominato il linguaggio comune, il mondo del lavoro e quello della salute?
Quali tabù ritieni sia utile dover sdoganare per costruire una società più in salute?
E quali sono secondo te gli attori principali da portare in campo in questo percorso?
Anche questa è medicina di genere.

15° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

Parliamo di ricerca e in particolare di ricerca farmaceutica
Negli ultimi anni la ricerca si è spostata sempre di più dal pubblico (le università, gli istituti di ricerca pubblici) verso il privato (le aziende farmaceutiche).
I due settori però seguono logiche molto diverse ed è importante che continuino a coesistere per assicurare da un lato il progresso e dall’altro la diffusione del benessere di tutti gli individui, che non sempre corrisponde con gli obiettivi di mercato.
Ad esempio occorre che la ricerca pubblica si faccia carico di investire nella differenziazione delle sperimentazioni cliniche, in primis inserendo le donne nei trials, ma anche anziani e bambini, categorie da sempre non rappresentate negli studi. Se il mondo scientifico continuerà a prendere a modello l’individuo maschio giovane per produrre nuove terapie, l’efficacia delle cure rimarrà sbilanciata producendo effetti devastanti.

16° puntata della nostra campagna

“Pillole di genere – Da oggi lo sai”

Gli italiani fanno abbastanza attività fisica?
Secondo i dati del Ministero della Salute decisamente no.
E le donne incontrano maggiori ostacoli nel praticare un’attività fisica costante a causa dei loro impegni familiari che occupano gran parte del loro tempo (Università di Padova – Progetto “Jump the gap”)
Ma lo sport è una questione innanzitutto di salute: può arrivare a ridurre la mortalità fino al 30%.
Sono necessarie quindi politiche a sostegno delle pratiche sportive anche amatoriali, spazi urbani dedicati e una diffusione della cultura dello sport fin da giovanissimi e in tutte le categorie sociali.
Per sostenere l’attività fisica in tutte le sue forme ed a qualsiasi età, le Farmacie Comunali di Cascina hanno organizzato
🏃CASCINA IN FORMA – Run for Health🏃
una corsa cittadina non competitiva per
SABATO 1 OTTOBRE
Sarà un modo per scoprire un percorso di Cascina nella natura, da utilizzare per le nostre passeggiate, e un momento di condivisione da trascorrere all’aria aperta.
A tutti i partecipanti sarà consegnata una T-Shirt e un cestino merenda all’arrivo e un
premio speciale per i più piccoli.
Consulta il regolamento completo su
e vieni in farmacia ad iscriverti!
Lo sport è l’antiruggine per una Salute di ferro!